EF11 FERRARI 512 BB LM 1979 ( telaio/chassis 27577 )
( I ) Al Salone dell’Automobile di Torino del 1971 Pininfarina presenta la Ferrari 365 GT4 BB, prima berlinetta della casa di Maranello a motore posteriore. Il propulsore deriva dall’eccezionale unità a dodici cilindri contrapposti, detta boxer, già in uso in formula uno dall’anno precedente e successivamente utilizzato con successo anche negli sport prototipi. Questa motorizzazione, usata per un decennio, ha portato alla conquista di tre titoli piloti in formula uno (75,77 e 79) e di un mondiale marche sport prototipi (72). La versione stradale, in origine di quattro litri e mezzo circa (365), venne portata nel 1976 a cinque litri (512), inizialmente alimentata a carburatori e successivamente ad iniezione. Come già accaduto per il modello precedente, la 365 GTB4 Daytona, anche per la BB viene sviluppata una versione corsa su richiesta degli importatori quali Chinetti , Pozzi e Swaters. Una prima serie di quattro vetture fa il suo esordio alla 24 Ore di Le Mans del 1978: poco modificate dal modello di serie si rivelano non molto competitive. Nell’inverno successivo la Pininfarina studia in galleria del vento una nuova veste aerodinamica più performante che debutta l’anno seguente alla maratona americana di Daytona. Un quartetto di vetture di questa seconda serie si presenta nel mese di giugno in terra di Francia per la 24 Ore di Le Mans del 1979: due affidate all’importatore locale Pozzi, una all’americano Chinetti ed una quarta per il Garage Francorchamps di Jacques Swaters, contraddistinta dal numero di telaio 27577, dipinta nel classico giallo belga. Affidata ai piloti Jean Blaton “Beurlys”, Bernard De Dryver, Nick Faure e Steve O’Rourke, la giallona con il numero 61 è l’unica a vedere il traguardo in dodicesima posizione. Va inoltre ricordata in quanto ultima apparizione ufficiale di una vettura iscritta dal Garage Francorchamps. L’anno successivo, ridipinta in verde inglese, diviene di proprietà di O’Rourke, manager dei Pink Floyd, che la riporta a Le Mans. Attualmente è tornata… in famiglia, essendo parte della collezione di Nick Mason, mitico batterista dei gruppo inglese.
( GB ) Pininfarina presented the Ferrari 365 GT4 BB, the Maranello-based company's first rear-engine berlinetta, at the 1971 Turin Motor Show. The engine was derived from the exceptional V12-cylinder unit, known as the boxer, already used in Formula 1 from the previous year and that was later adopted with success in sports prototype events. This power unit was used for one decade on cars that won three Formula 1 drivers titles ('75, '77 and '79) and a Constructors World Sports Prototype Championship ('72). The road version, originally almost a four-and-a-half litre model (365), in 1976 was increased to five litres (512), with initially a carburettor-fed and later an injection engine. As with the previous 365 GTB4 Daytona model, a racing version of the BB was developed following requests made by importers such as Chinetti, Pozzi and Swaters. An initial series of four cars made their debut in the Le Mans 24 Hour event in 1978: with few modifications from the standard model they turned out to be not very competitive. That following winter Pininfarina tested a new high performance, aerodynamic body design in the wind tunnel that the following year made its debut in America's Daytona Marathon event. A quartet of cars from this second series lined up in June in France for the 1979 edition of the Le Mans 24 Hour race: two were assigned to local importer Pozzi, one to America's Chinetti and a fourth to Jacques Swaters' Garage Francorchamps, a car with chassis no. 27577, painted in the classic Belgian yellow. Drivers were Jean Blaton 'Beurlys', Bernard De Dryver, Nick Faure and Steve O’Rourke, the yellow car number 61 was the only one to take the chequered flag, finishing in twelfth position. It should also be mentioned that this was the last time a car entered by Garage Francorchamps made an official appearance. The following year, repainted in British racing green, it was bought by Pink Floyd manager, O’Rourke, who again entered it at Le Mans. Currently it is back 'in the family' as it is now part of Nick Mason's collection, the British group's legendary drummer.