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 Talbot-Lago T26C G.P. di Albi 1952

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 19:43:22
Insieme alla Bentley ho elaborato anche un altro Brumm, la Talbot-Lago n. R 74 del 1981.
La versione originale, con il n. 5, non mi permetteva di identificare una versione specifica. In realtà qualche gara con il n. 5 la corse, ma si trattava di eventi minori (a parte ovviamente la vittoria a Le Mans 1950, ma quella era una sport, la T26GS).
Ho iniziato quindi a studiare un po', con l'aiuto della rete e soprattutto dei due volumi del cofanetto "Talbot-Lago de course" di Pierre Abeillon.
Di più certa identificazione il suo derivato giallo del 1984, il n. R 113, che si riferisce alla vettura che Johnny Claes portò all' 11° posto al Gran Premio di Germania del 1951, però questa vettura, telaio 110052, presenta numerose differenze di dettaglio rispetto all'altra che il modellino non riporta, eccetto la sparizione del caratteristico tubo montato a lato sul cofano motore, dovuto al passaggio ad un nuovo tipo di carburatori.
Ecco i due modelli appoggiati sul volume su citato, quello oggetto dell'intervento è il blu.

15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:43:13
Chiudo con qualche foto dei due modelli. Spero di non avervi annoiato troppo e di avere qualche riscontro. Grazie a tutti!

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:40:24
Ed ora la prima e la terza classificata al gran Premio di Albi del 1952, rispettivamente la Ferrari 375 di Louis Rosier, uscita n. 23 della collezione Ferrari di Formula 1 della Fabbri, uscito nel 2013, nelle condizioni originali, e la Brumm appena rinnovata, terza classificata. Entrambe erano iscritte dalla scuderia di Rosier.

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:38:19
Ed ecco il risultato finale. Nelle ultime due foto il confronto con la gialla in condizioni originali:

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:34:34
Inizia il montaggio:

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:31:39
Un "esploso" del modello prima del montaggio finale. Mancano solo lo scarico e le decals:

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:29:59
Il momento più atteso, la verniciatura:

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:28:43
Ecco la carrozzeria con il fondo. I retrovisori sono stati modificati.

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:26:28
Qualche ritocco all'abitacolo

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:24:09
La scocca è stata sverniciata e ho aggiunto due carenature sui fianchi prima del retrotreno che non so cosa siano. Non dovrebbero coprire bracci di sospensioni, che non credo che ci fossero, però sono presenti mi pare in tutte le vetture. La presenza di queste carenature mi ha costretto ad allargare la carreggiata posteriore perché non interferissero con le gomme. Adesso è fuori scala di un paio di millimetri, però a parer mio le ruote maggiormente distanziate dalla carrozzeria stanno meglio.
Ho aggiunto anche le prese d' aria dei tamburi anteriori, in un primo momento non previsti.

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:21:43
il foro sulla griglia. Il cerchio in filo di rame è stato fatto a mano e non è preciso, ma a occhio nudo sembra ok.

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:19:50
All'avantreno ho limato e appiattito leggermente i piolini cilindrici che fissano i tamburi alla scocca e li ho "rifasciati" con un piccolo trapezio di lamierino di rame ripiegato ai lati per simulare i bracci trapezoidali superiori delle sospensioni. Il millimetro scarso del piolino rimasto circolare all'estremità si impegnerà nel foro della scocca come in origine.
L'assale passante è ovviamente provvisorio, serve per tenere insieme il tutto, ma verrà eliminato.



Un montaggio di prova per valutare l'effetto delle nuove scarpe.
il retrotreno è già ridotto all' 1/43 e nonostante risulti al controllo abbastanza preciso sembra di carreggiata un poco stretta...forse è la scocca che in quel punto è un po' troppo larga.
L' avantreno invece è ancora da sistemare.

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:16:29
All'anteriore ho montato cerchi da 10 mm e al posteriore da 11,5, gli pneumatici sono gli stessi, per cui quelli sui cerchi più grandi risultato un po' "stirati".


Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:06:56
Ecco il rifacimento dell'avantreno.
Le note nelle foto dovrebbero chiarire...spero!
Non è certo preciso, sono andato a occhio, però i due fori nuovi sono risultati coassiali con quelli originali dell'assale.
Le ruote sono di Tron.

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 20:00:07
E' ora di analizzare il modellino. Non me ne voglia il gentilissimo Rio Tattarletti, ma questo non è uno dei più riusciti modelli di Brumm. Le ruote a raggi sono tipiche della produzione industriale dell'epoca, quindi da cambiare. Le linee generali, a parer mio, non sono indovinatissime, la vettura appare troppo alta e tozza, ma al riguardo non si può fare nulla. La scala 1/43, su passo e carreggiata, è tutto sommato rispettata. Le feritoie intorno alla calandra e le altre sono corrette, come la presa d'aria sul fianco destro. Manca un tappo davanti al parabrezza, che a sua volta deve essere modificato per eliminare le due maniglie ai lati. Come già detto lo scarico singolo deve essere sostituito da uno doppio. Mancano i due rigonfiamenti sui fianchi sotto l'abitacolo. La carenature dei retrovisori deve diventare rettangolare. Le quattro chiusure del cofano sono finemente stampate sulla scocca, ma sono a I invece che a V rovesciata. Difficile per me limarle per montarne quattro corrette.
Il punto che mi disturba di più è però l'avantreno, con l'asse passante e i bracci inferiori delle sospensioni assenti. Bisogna eliminare il primo e aggiungere i secondi così come la barra dello sterzo, nonché modificare il braccio superiore, che sul modello è un semplice pernetto cilindrico in pezzo unico con il tamburo dei freni invece di un trapezio piuttosto largo.
Ecco l'avantreno reale:

Marco Nolasco Inserito il - 19/03/2023 : 19:54:43
Studia oggi, studia domani sono riuscito a identificare la vettura riprodotta, o almeno credo. Riassumo i vaneggiamenti che mi hanno portato a tale identificazione.
Innanzitutto è forse il caso di spendere due parole sul tubo a cui ho accennato, altrimenti detto "bazooka", che caratterizza questa vettura e la cui posizione contribuisce non poco a individuare i vari telai e il loro stadio evolutivo.
Il bazooka aveva lo scopo di impedire il ritorno di fiamma nei tre carburatori Zenith Stromberg EX32 delle vetture del 1948 e 49, cioè le prime costruite. Era un semplice tubo in lega leggera con una rete all'estremità appena accennata anche sul Brumm, montato sopra i carburatori stessi.
Nel 1950 si passò agli Zenith Stromberg 50NHDD orizzontali, di conseguenza il bazooka si spostò sul lato destro.
Bisogna inoltre considerare che spesso vetture nate con l' EX32 passarono al 50NHDD, con conseguente spostamento del bazooka durante la loro storia agonistica.
Furono occasionalmente impiegati altri tipi di carburatori, come sulla gialla di Claes, che comportarono altre differenze, coma la sparizione del bazooka, ma ciò non riguarda l'individuazione del Brumm azzurro.
Per farlo ho invece considerato la quantità e la disposizione delle feritoie, la presenza o meno della presa d'aria laterale sul fianco destro e il tipo di scarico, semplice o doppio.
Dall'esame di tutti questi dettagli sul modellino mi sembra che lo stesso riproduca lo stato attuale (o meglio, del 1981...) della vettura telaio 110001, cioè la prima costruita nel 1948, che però in origine aveva il bazooka in alto. Nel marzo del 1952 furono cambiati i carburatori con i 50NHDD e quindi il bazooka si spostò di lato. Di conseguenza il modellino può facilmente diventare la n. 22 che Giraud-Cabantous portò al terzo posto al Gran Premio di Albi del 1 giugno 1952, con la sola accortezza di sostituire lo scarico singolo del modellino con uno doppio.
Ecco la foto della vettura, tratta dal cofanetto di Pierre Abeillon:



La foto che si intravede in alto si riferisce allo stesso Gran Premio di Albi, ma nel 1951. Come si vede lo scarico è doppio, come in origine nel 1948. Nel cronologico delle modifiche, che si legge in parte a destra, tra Albi 1951 e Albi 1952 non vi è traccia del passaggio allo scarico singolo, quindi si può ritenere che anche nel 1952 fosse doppio. Resta il fatto che allo stato attuale (e, a giudicare dalla scelta di Brumm, anche nel 1981, quando uscì il modello) lo scarico sia singolo.

PS in fondo alla foto si legge che nel 1956 la vettura fu acquistata da Henri Malartre dell'omonimo Museo, quello delle R.A.M.I., a cui sembra appartenere ancora oggi.




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