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Uno dei migliori piloti genovesi degli anni ‘50 fu Enrico Anselmi, un pilota che e' arrivato a guidare una potente Ferrari di Formula 2, accanto a piloti del calibro di Ascari, Villoresi e Moss. Enrico Anselmi fa il suo debutto con una Fiat 1100 Sport correndo la Mille Miglia nel 1947, in coppia con Pietro Gianni, un altro genovese celebre per le sue trasformazioni sportive. Terminano la corsa con un secondo posto di classe; l'anno successivo, Anselmi ottiene l'8° posto di classe. Il 19 settembre 1948 Anselmi disputa la sua prima Pontedecimo-Giovi. Corre tutto solo nel gruppo riservato alle Alfa Romeo da due litri e mezzo e naturalmente vince. La prestazione non lo soddisfa, perché davanti alla sua pesante vettura arrivano ben 5 Aprilia, 2 Fiat 1100 e addirittura 2 Ardea. Nel 1949, con la sua Aprilia, coglie la vittoria assoluta nella corsa di casa, il Circuito della Foce, poi fa un bel 1° di classe a Monza alla Coppa Intereuropa. Lo troviamo naturalmente anche alla Pontedecimo-Giovi, dove segna il miglior tempo tra tutte le Aprilia, ma viene squalificato. Il 24 settembre 1950 è in programma la XVI edizione della Pontedecimo-Giovi che ospiterà le eliminatorie liguri del “Volante d'Argento”, una sorta di campionato nazionale indetto dall'Automobile Club d'Italia, riservato a piloti che dispongono di vetture da turismo di serie. Manco a dirlo, Anselmi segna il miglior tempo, un pregevole 7'43”1/5 a 75 km orari di media. Dopo qualche successo con l'Aprilia e dopo l'emozionante esperienza con la Ferrari Formula 2 nella gara di casa in corso Italia, diventa pilota semi-ufficiale della Lancia con la Lancia Aurelia. Dopo due anni di inattività, nel 1957 Enrico Anselmi riappare su una Lancia Appia Zagato, con la quale vince il Campionato italiano per la classe da 751 a 1100 cc della categoria Gran Turismo.
Per saperne di più visita il sito del Veteran Car Club Ligure. http://www.vccligure.it/ e il nuovo sito dedicato alla Pontedecimo Giovi: http://www.pontedecimo-giovi.it/ |
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S10/41 SERIE LIMITATA |
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S09/20 PROMO |
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S08/13 |
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L'abbondanza e la rarità del materiale iconografico, la rigorosità dei contenuti storici dei testi e delle didascalie, la completezza delle schede sinottiche con tutti i nomi dei piloti e delle vetture partecipanti e con tutti i tempi e tutte le medie recuperati dai cronometraggi originali fanno del volume un "must" che non potrà mancare nella biblioteca di ogni appassionato. |
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